Micro intervista con Fabio Clabot, CEO di Small Pixels.
Presspool: “Small Pixels è un’azienda nata recentemente, ma con un impatto molto in crescita nel settore. Qual è stata l’intuizione alla base del progetto?”
Fabio Clabot: “Small Pixels è nata nel 2020 come spin-off dell’Università di Firenze.
La nostra missione è stata fin dall’inizio tradurre la ricerca accademica più avanzata in soluzioni pratiche per l’ottimizzazione video, utilizzando l’intelligenza artificiale e le reti neurali.
Abbiamo visto un’opportunità unica di migliorare l’esperienza visiva a livello globale, riducendo i costi e superando le barriere tecniche tradizionali.”
Presspool: “L’azienda si distingue per l’uso di reti neurali preaddestrate. Come queste tecnologie migliorano i flussi video?”
Fabio Clabot: “Le nostre reti neurali sono state addestrate dal 2020 ad oggi con un set di dati molto esteso e variegato in termini di contenuti. Le nostre reti neurali hanno imparato come sono fatte le persone, i volti, le auto, i campi da calcio e tutto ciò che ci circonda. Abbiamo anche insegnato alle nostre reti neurali come funziona la compressione; è, quindi, ora in grado, analizzando ogni frame del video, di ottimizzarne la qualità visiva ed evitare distorsioni tipiche della compressione, ma non solo. Tutto questo viene fatto in tempo reale e senza necessità di hardware ad alte prestazioni.”
Presspool: “Quali sono i settori principali che beneficiano delle vostre soluzioni?”
Fabio Clabot: “I nostri clienti spaziano dal mondo del broadcast a quello del gaming, passando per videosorveglianza, sport e Telco, e siamo solo all’inizio. Due settori particolarmente promettenti sono quelli delle riprese aeree dal vivo con droni e delle action cam e più in generale della remote production per lo sport live, dove la qualità del segnale può fare la differenza. Inoltre, nei contenuti già esistenti, abbiamo avuto ottimi riscontri nel restauro di archivi storici e per applicazioni OEM su chipset.”
Presspool: “La sostenibilità digitale è un tema sempre più rilevante. Come si inseriscono le vostre soluzioni in questo contesto?”
Fabio Clabot: “Ridurre la larghezza di banda necessaria per distribuire contenuti di alta qualità non è solo un vantaggio economico, ma anche ambientale. Significa meno infrastrutture necessarie, meno energia utilizzata e un impatto più contenuto. Il nostro obiettivo è combinare innovazione tecnologica e sostenibilità.”
Presspool: “L’ottimizzazione avviene senza impatti sul flusso di lavoro del cliente. Come avete raggiunto questa flessibilità?”
Fabio Clabot: “Abbiamo progettato le nostre soluzioni per integrarsi perfettamente nelle catene di produzione video già esistenti. Le nostre tecnologie lavorano a monte e a valle dei flussi di distribuzione, senza richiedere modifiche agli hardware o ai software già in uso. È un approccio che ci ha permesso di essere adottati rapidamente da diversi settori.”
Presspool: “Come garantite l’adattabilità delle vostre tecnologie alle esigenze di mercati così diversi?”
Fabio Clabot: “La chiave è la modularità delle nostre soluzioni. Ogni modello di rete neurale che sviluppiamo è specificamente ottimizzato per un determinato contesto: dallo sport live al gaming, passando per la TV generalista, o il restauro di archivi storici. Questo ci consente di fornire risposte mirate, pur mantenendo una base tecnologica comune.”
Presspool: Avete riscontrato delle difficoltà particolari nell’implementazione delle vostre tecnologie?
Fabio Clabot: “Una delle sfide principali è stata convincere i primi clienti dell’efficacia delle nostre soluzioni, poiché l’intelligenza artificiale è ancora percepita con un certo scetticismo da alcuni settori tradizionali. Tuttavia, una volta mostrati i risultati reali con alcune dimostrazioni - e basta andare sul nostro sito (https://www.smallpixels.ai) per cogliere immediatamente le differenze - il livello di fiducia è cresciuto esponenzialmente. La semplicità di implementazione, senza necessità di modificare i workflow, è stata un fattore chiave.”
Presspool: “Cosa c’è nel futuro di Small Pixels? Avete nuovi progetti in sviluppo?”
Fabio Clabot: “Stiamo lavorando a nuove applicazioni basate su machine learning e deep learning per migliorare ulteriormente l’elaborazione visiva. Inoltre, stiamo esplorando la possibilità di integrare le nostre tecnologie nei dispositivi mobili, nei codec video e nei televisori di prossima generazione, per offrire un’esperienza utente ancora più coinvolgente. Siamo solo all’inizio del nostro percorso e le possibilità sono enormi.”
Sinossi
Small Pixels, spin-off dell’Università di Firenze, combina ricerca accademica e innovazione tecnologica per rivoluzionare il settore audiovisivo. Grazie all’intelligenza artificiale e alle reti neurali preaddestrate, offre soluzioni che migliorano la qualità video riducendo costi e impatto ambientale. Dal gaming, al video live, e la reviviscenza degli archivi storici, le tecnologie di Small Pixels trovano applicazione in molteplici settori, ottimizzando i flussi senza modifiche ai workflow esistenti. Il CEO Fabio Clabot racconta la visione, le sfide e i futuri sviluppi di questa realtà all’avanguardia.
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